Venerdì 14 Dicembre – Inaugurazione mostra “Mortali Immortali. I tesori del Sichuan nell’antica Cina” presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli

 

VENERDÌ 14 DICEMBRE – INAUGURAZIONE MOSTRA “MORTALI IMMORTALI. I TESORI DEL SICHUAN NELL’ANTICA CINA” PRESSO IL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI NAPOLI

Giovedì 13 Dicembre, alle 12, sarà in programma al MANN l’anteprima stampa della mostra “Mortali Immortali. I tesori del Sichuan nell’antica Cina”: l’esposizione, realizzata in collaborazione con l’Ufficio provinciale della Cultura del Sichuan, raccoglie importanti reperti , databili dall’età del bronzo sino all’epoca della dinastia Han (II sec. d.C.).

Venerdì 14 Dicembre, alle 16.30, prevista l’inaugurazione: invitati il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca,  l’ambasciatore delle Repubblica Popolare Cinese in Italia Li Ruiyu, il Dirigente del Servizio III (Relazioni Internazionali) del Segretariato Generale Mibac Rosanna Binacchi,  il Direttore del Parco Archeologico di Paestum Gabriel Zuchtriegel, il prof. Giuliano Volpe ed il prof. Ludovico Solima.

Progetto grafico e multimediale curato da Archquadro Associati

Credits riprese e montaggio video:Hiflyfilms di Fabio Tricarico

 

 


 

 

 

 

 

Il Mann racconta la Cina

La mostra “Mortali Immortali. I tesori del Sichuan nell’antica Cina”

Dal 14 dicembre in programma al Museo

Un convegno (12/13 dicembre) ed altre due esposizioni (dal 20 dicembre)

per affrontare aspetti inediti della cultura orientale

13 dicembre. Raccontare la Cina sorvolandone il perimetro classico, bagnato dal Fiume Giallo, e giungendo all’area del Sichuan, da cui ci pervengono manufatti straordinari per originalità e tecnica di lavorazione: l’esposizione “Mortali Immortali. I tesori del Sichuan nell’antica Cina”, in programma al MANN dal 14 dicembre 2018 all’11 marzo 2019 (anteprima stampa: giovedì 13 dicembre ore 12; inaugurazione: venerdì 14 dicembre, ore 16.30; invitati, al vernissage, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e l’Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia Li Ruiyu), porta all’Archeologico, per la prima volta in Europa, 130 reperti in bronzo, oro, giada e terracotta, databili dall’età del bronzo (II millennio a.C.) fino all’epoca Han (II secolo d.C.); così, nello splendido Salone della Meridiana, è possibile conoscere i tratti evocativi della tradizione Shu, enigmatica grazie alle sofisticate maschere in bronzo ed alla dedizione al culto del sole.

Questa importante esposizione, che chiude idealmente l’anno del turismo Europa-Cina e rientra tra le attività promosse nell’ambito del Forum Culturale Italia-Cina del Mibac, – dichiara il direttore del MANN Paolo Giulierini-, preceduta da un momento di studio sulle tecnologie nella comunicazione museale, conferma il sempre più solido  legame tra il Museo Archeologico di Napoli e il paese del Dragone per la promozione del patrimonio culturale italiano ma anche di quello cinese in Italia. Ricordiamo che le mostre del MANN su Pompei, itineranti nei maggiori musei cinesi fino al luglio 2019, contano già oltre due milioni di visitatori. Come Direttore del MANN e del Parco dei Campi Flegrei ho firmato lo scorso settembre a Chengdu un doppio protocollo di intesa e cooperazione sulla Conservazione e Valorizzazione del Parco Archeologico di Donghuamen, a testimonianza dell’altissima considerazione in quel paese per la competenza archeologica italiana. Il dialogo tra il MANN e la Cina continuerà per tutto il 2019”.

 

Le caratteristiche del percorso espositivo.

Realizzata sotto la guida dell’Ufficio provinciale della cultura del Sichuan e patrocinata da Regione Campania, Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia e Comune di Napoli, la mostra “Mortali Immortali” raccoglie reperti provenienti da importanti istituzioni cinesi: tra queste, è necessario ricordare il Museo di Sanxingdui, il Museo del Sito Archeologico di Jinsha, il Museo del Sichuan, il Museo di Chengdu, l’Istituto di ricerca di reperti e archeologia di Chengdu, il Museo di Mianyang, il Museo Etnico Qiang della Contea di Mao.

L’allestimento, firmato dagli architetti Gaetano Di Gesu e Susanna Ferrini di “n!studio Asia” con la consulenza museografica dell’architetto Gianni Bulian e l’opera grafica dello studio Archquadro, traccia due sentieri tematici, che si svelano, in maniera suggestiva, agli occhi del visitatore: la “Cultura religiosa dello stato di Shu” , in cui è illustrato il mondo spirituale di un’antichissima civiltà, che esprimeva la ricchezza della propria tradizione nelle maschere  di bronzo, provenienti dagli scavi del sito di Sanxingdui, di Jinsha e dal cimitero del villaggio di Shuangyuan nel distretto di Qingyuanjiang; “La vita quotidiana del popolo Shu”, in cui sono ricostruite le trame commerciali sviluppate nell’area del Sichuan, grazie a bassorilievi su mattone della dinastia Han, figure umane, figurine di ceramica a forma di animali ed altri oggetti provenienti dalle aree di scavo.

La partizione semantica dell’iter espositivo non sacrifica la potenza di una suggestiva visione d’insieme: il pubblico, infatti, può ritrovare, in un magico connubio, gli oggetti simbolo della cultura archeologica del Sichuan (oltre le maschere in bronzo, vi sono le statuette di terracotta, il cavallo  di Sanxingdui, il sole di Jinsha, l’immagine del più grande albero di bronzo della storia dell’archeologia), capaci di tessere un dialogo senza tempo con il bronzo di Apollo ed il cavallo di Ercolano, opere simbolo del salone della Meridiana.