Description

Il Meat Store Marfisi è uno spaccio aziendale adiacente un'area industriale destinata al food all'uscita del casello autostradale della città di Lanciano. Tutto il polo headquarter Marfisi, negli ultimi anni, è stato oggetto di una riqualificazione importante che ha investito diversi edifici collocati su un fronte urbano di periferia che da sempre rappresenta una street a vocazione commerciale/industriale. Questo progetto è stato selezionato al Festival dell'Architettura Nazionale del 2014 che si è tenuto a Bari e si è inserito nel dibattito internazionale che parlava delle aree di frangia urbana, quelle aree in cui a dissolvenza si incrociano (cross) i margini della città con i primi segni del paesaggio”. Luoghi spesso senza autori, dove si dovrebbero consumare le sperimentazioni contemporanee, indagando gli impatti di queste con le prime forme di paesaggio, con il quale la città contemporanea ambisce a stringere un patto: il “patto città-campagna”. Il progetto del Meat store tenta di ripensare i luoghi della distribuzione come nuovi luoghi esperienziali con delle pause spaziali che permettono al prodotto di non aggredire il consumatore. Il pensiero progettuale tenta di fare “cultura di prodotto” raccontando nelle pause dedicate alla grafica e alle stampe ottocentesche l'Abruzzo come la terra dei pastori e della transumanza. I materiali selezionati sono rievocazione dei marmi della prima macelleria di proprietà del 1940 appartenente alla famiglia Marfisi e che oggi nello Store sono realizzate con monolastre di grandi dimensioni di Calacatta. Un progetto custom fatto di arredi personalizzati su misura dagli artigiani locali per tentare di avere un progetto unico e non standard che ha permesso la declinazione dei materiali come il gres su tutte le superfici, dal bancone di produzione, alla cella frigo, sino all'area destinata alla direzione. Materiale: ELEMENTS LUX Calacatta 120x278

Clients

Marfisi Carni, Treglio (CH)

Tasks

“Progetto: Antonucci Crognale Archquadro Associati, Grafica: Cultural Cloud, Foto: Fabio Di Carlo”

Info